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la CIL (Comunicazione di inizio lavori) potrà sostituire la precedente SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività) per interventi di manutenzione straordinaria quali frazionare o accorpare delle unità immobiliari (anche con variazione delle singole unità immobiliari, a condizione che la volumetria totale rimanga uguale e che mantenga la stessa destinazione d’uso).
Per interventi di manutenzione straordinaria come lo spostamento di pareti interne o apertura di porte interne, ma non solo, basterà la trasmissione all’amministrazione comunale del CIL asseverato da un tecnico abilitato che attesta la conformità dei lavori ai regolamenti edilizi.
Anche gli interventi di trasformazione urbanistica con modifica delle superfici o aumento di unità immobiliare, così come varianti a permessi di costruire, saranno semplificati in quanto il finora necessario permesso di costruire sarà sostituito dalla SCIA.
Per quanto riguarda invece il permesso di costruire, i termini di rilascio verranno raddoppiati solo per progetti particolarmente complessi, e non più per tutti i comuni di oltre 100mila abitanti come prima.
Il decreto introduce anche il “mutamento d’uso urbanisticamente rilevante”, indicando il cambio d’utilizzo dell’immobile senza opere edilizie, assegnando l’immobile ad una categoria funzionale diversa da quella d’origine.
Anche il “permesso di costruire convenzionato”, rilasciato qualora le esigenze urbanistiche possano essere soddisfatte con una modalità semplificata, fa parte delle novità introdotto dal decreto Sblocca Italia. In questo caso il permesso convenzionato dovrà indicare tuttavia gli obblighi ai quali è tenuto il soggetto attuatore.
In caso di trasformazione urbana complessa, le opere di urbanizzazione saranno a carico dell’operatore privato, che rimane proprietario di tale opere. Il contributo per il rilascio del permesso di costruire invece verrà calcolato in base al costo di costruzione.
Verrà introdotto anche la differenziazione tra oneri di urbanizzazione primaria e secondaria ed i costi di costruzione, in modo tale da incentivare gli interventi di ristrutturazione edilizia, evitando le nuove costruzioni.
Bonifiche
Nei siti inquinati dove non sono ancora state avviate attività di messa in sicurezza o bonifica, i lavori di manutenzione di infrastrutture e impianti o interventi relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro potranno comunque essere eseguiti.
Per chi invece, a partire dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2017, acquista una casa nuova o ristrutturata con classe energetica A o B, affittarla per almeno 8 anni a canone concordato, è previsto un bonus fiscale che prevede la deduzione dall’IRPEF pari al 20% del prezzo di acquisto. Il bonus fiscale è indirizzato a persone fisiche non esercenti attività commerciali e cooperative edilizie.
Affitto con riscatto. I benefici fiscali già previsti per l’edilizia sociale saranno estesi a tutti i contratti di affitto, che potranno prevedere la facoltà di riscattare l’unità immobiliare da parte dell’inquilino in caso siano trascorsi almeno 7 anni dalla stipula del contratto di locazione. In caso di compravendita l’acquirente avrà due vantaggi: gli effetti fiscali della compravendita partiranno dal momento del riscatto (e non dall’inizio del contratto di locazione)sia per il venditore che per l’acquirente, e ovviamente l’acquirente guadagna 7 anni per poter trovare i fondi necessari per completare l’acquisto.
Riqualificazione della città
I soggetti singoli o associati che presentano un progetto di riqualificazione di una zona della città saranno, a tempo determinato, esonerati dal pagamento di tasse locali.
Terre e rocce da scavo.
Per quanto riguarda interventi che comportano la gestione di terre e rocce da scavo, la normativa italiana sarà completamente rivista. Il nuovo regolamento dovrà essere emesso entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto Sblocca Italia, non potrà introdurre regole più severe di quelle europee.
Inoltre il decreto Sblocca Italia finanzierà il Fondo Infrastrutture dal 2013 al 2020 per consentire lo sblocco delle opere pubbliche urgenti.
Le opere rimaste incompiute a causa di disaccordi tra le Amministrazioni Comunali e segnalati al governo entro il 15 giugno scorso, potranno essere completate riconvocando la Conferenza di Servizi con tempi dimezzati.
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